3D Atlas of Neurosurgical Approaches

3D Atlas of Neurosurgical Approaches

Il primo progetto finanziato dalla nostra fondazione rispecchia due punti fondamentali della nostra mission.

  1. La prima è quella del “training dei giovani neurochirurghi”;
  2. La seconda è il raggiungimento del maggior numero di utenti

Il Dr. Nicolosi ha presentato un progetto innovativo per la realizzazione di un "Atlante 3D di approcci neurochirurgici transcranici destinato ad uso didattico".

L'atlante è realizzato mediante ricostruzioni 3D eseguite mediante fotogrammetria e basate su dissezioni anatomo-chirurgiche step-by-step. Significa riuscire a riprodurre tridimensionalmente un approccio chirurgico. Nel campo della neurochirurgica il punto cardine è l’anatomia e soprattutto l’anatomia chirurgica.

 

 

Quali sono le differenze ?

L’anatomia “classica” è quella che possiamo imparare dai libri ed è spesso bidimensionale, l’anatomia “chirurgica” consiste nel riprodurre in tre dimensioni un possibile approccio, permette al chirurgo di imparare l’anatomia reale, quindi di memorizzare le varie strutture che incontrerà attraverso quella specifica strada e simulare, quindi, un intervento chirurgico.

Per fare questo è necessario utilizzare tecniche fotografiche particolari e software in grado di ricostruire. Per quanto riguarda la necessità di raggiungere quanti più utenti possibile e soprattutto utenti di paesi in via di sviluppo, è necessario che l’atlante diventi fruibile attraverso un’App che possa essere facilmente utilizzata su un cellulare. 

 

Intervista al Dottor Federico Nicolosi, neurochirurgo

Fondatore e AD di UpSurgeOn, medtech italiana, partner di Fondazione ASINO nello sviluppo di questo progetto.

Come nasce il Progetto Asino Atlas?

L'idea del progetto Asino Atlas ha avuto inizio durante i primi anni della mia specializzazione in neurochirurgia, idea che si è ulteriormente ampliata nei primi anni da specialista quando lavoravo in Humanitas insieme al Dottor Andrea Cardia. Tutto è nato da un lavoro scientifico che avevo pubblicato alcuni anni prima su un'applicazione innovativa della fotogrammetria 3D a livello intraoperatorio insieme a Giannantonio Spena, con cui nel 2017 ho fondato UpSurgeOn. La genesi di Asino Atlas è quindi il risultato di una combinazione di elementi: una necessità personale di training, la mia passione per la didattica chirurgica, un background nell'ambito della modellazione 3D, la capacità di sviluppo tecnologico di UpSurgeOn e l'opportunità di aver conosciuto personalmente Fabrizio Carretti e di aver trovato ispirazione nell'opera di Fondazione Asino. La creazione di un Atlante innovativo come quello che abbiamo realizzato è stata motivata dalla crescente difficoltà di accedere a dissezioni su preparati fissati in formalina, a causa di costi elevati e limitate opportunità di accesso ai laboratori anatomici. Quest'opera vuole essere una porta di ingresso al training.

Come funziona Asino Atlas e a chi si rivolge?

L'app consente di esplorare dissezioni anatomiche 3D di approcci neurochirurgici realizzate su cadaveri digitalizzati. Studenti di medicina, specializzandi in neuroscienze, specialisti, pazienti o anche semplicemente curiosi e appassionati possono accedere a una serie di approcci chirurgici, suddivisi per step, offrendo una prospettiva dettagliata e immersiva. Un target specifico sono naturalmente i paesi in via di sviluppo, dove l'accesso a certe risorse didattiche è molto limitato e dove spesso internet e le tecnologie mobile diventano l'unica via d'accesso alla formazione.

Quali sono le principali sfide che avete incontrato nello sviluppo di Asino Atlas?

Una delle principali sfide durante lo sviluppo dell'app è stata sicuramente quella di mantenere un'altissima definizione dei modelli 3D fotografici su dispositivi mobile come smartphone e tablet. Il realismo dei modelli è stupefacente! Questo grazie al contributo dei talentuosi artisti e sviluppatori di UpSurgeOn e grazie al fatto che la tecnologia mobile si è evoluta in maniera importante.

Qual è l’impatto dell'App sulla formazione del neurochirurgo?

L'utilizzo dell'app offre agli utenti la possibilità di visualizzare e comprendere approcci chirurgici in modo dettagliato, comprendendo la tridimensionalità degli step e approfondendo informazioni teoriche grazie a dei dettagliati testi di accompagnamento. Questo permette di acquisire una preparazione più approfondita e completa per affrontare esperienze reali, sia su pazienti che su preparati cadaverici.

Quali sono i possibili sviluppi futuri di Asino Atlas?

Stiamo attualmente lavorando per ampliare ulteriormente la gamma di approcci chirurgici disponibili sull'app. Inoltre abbiamo già realizzato un adattamento della sala virtuale con i preparati per l'esperienza su dispositivi VR mediante l'uso di headset. In aggiunta a ciò, stiamo organizzando nuovi corsi in paesi in via di sviluppo per offrire accesso a questi preziosi contenuti, promuovendo la formazione e lo sviluppo professionale in contesti internazionali.

 

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